Dopo il restauro della chitarra Stauffer la chitarra in acero è stato il primo strumento interamente costruito con le seguenti caratteristiche:

Tavola: Abete rosso Val di Fiemme, in due pezzi

Ponticello: palissandro indiano

Capotasto e ossicino ponticello: osso naturale

Fondo: acero in due pezzi

Fasce: acero

Manico: cedrella

Meccanica: Schaller

Paletta: acero

Tastiera: palissandro

Filetti: ebano - acero

Diapason: 650 mm

Larghezza tastiera al capotasto: 52 mm

Larghezza tastiera al 12° tasto: 62 mm

Diversamente dalle successsive chitarre in palissandro, il manico è stato unito alla zoccetta con incastro a coda di rondine.

Tutti i componenti sono stati realizzati partendo da legno a taglio grezzo. Nella realizzazione è stata ricercata una cura particolare per evitare qualsiasi tensioni nello strumento, dovuta alla piegature delle fasce o agli allineamenti geometrici, in modo da lasciarlo libero di reagire, senza resistenze indotte, alle vibrazioni delle corde.

Nella scelta degli spessori si è cercato il giusto compromesso tra la leggerezza e la capacità di resistere agli sforzi. E' comunque previsto l'uso di corde a tensione media, con un carico da 6 a 8 kg a corda.