In queste pagine è riassunta brevemente la descrizione della notazione della musica Gregoriana. Il Canto Gregoriano non prevede tonalità maggiori o minori, ma è organizzato in otto modi. La musica è scritta su quattro righi (non cinque come la notazione tonda moderna), e ad ogni segno "neuma"può corrispondere più di un suono. Sono previste solo due chiavi di Do e di Fa e una sola alterazione, il Si bemolle. Il canto Gregoriano non prevede un "tempo" stabilito, avendo preminenza il testo, il quale, attraverso la sillabazione crea il "respiro della musica. Le linee verticali previste sono tre: Una breve sull'ultimo rigo indica una breve pausa (respiro), senza interrizione del suono;, la seconda continua su tutto il rigo una pausa; la riga doppia indica la fine di una "misura", spesso l'aternaza tra solista e coro. Chiave di Do Chiave di Fa |
Punctum Singolo suono |
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Virga Equivale al punctum. |
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Podatus (pes) Formato da due suoni ascendenti è l’accostamento di un suono grave – tractulus e uno acuto / virga. |
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Clivis (flexa) Formato da due note discendenti. |
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Scandicus Neuma formato da tre note ascendenti con leggero aumento della prima nota. |
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Salicus Formato da tre note ascendenti con nota culminante di maggiore importanza. |
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Climacus Sono tre note discendenti. |
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Torculus (pes flexus ) Formato da tre suoni grave/acuto/grave, trae origine dal pes con l’aggiunta del terzo suono più basso; viene eseguito legato. |
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Porrectus (flexus resupinus) Neuma plurisonico di tre suoni: acuto/grave/acuto; è formato da una clivis con l’aggiunta di una virga. |
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Scandicus flexus Neuma plurisonico tre note in movimento ascendente e chiusura grave |
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Porrectus flexus E' un porrectus con chiusura grave. |
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Climacus resupinus E' complementare allo scandicus flexus. |
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Torculus resupinus Neuma plurisonico di quattro suoni: grave/acuto/grave/acuto |
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Pes subbipunctus Un pes con due note discendenti di chiusura. |
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Virga subtripunctis Quattro note in successione discendenti. |
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Virga praetripunctis Due pes abbinati ascendenti. |
Epiphonus(Podatus liquescente) Due note in movimento ascendente in un'articolazione sillabica complessa. |
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Cephalicus (Flexa liquescente) Due note in movimento discendente in un’articolazione sillabica complessa. |
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Pinnosa (Torculus liquescente) Formato da tre suoni grave/acuto/grave, con l'ultima nota sfumata in un'articolazione complessa. |
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Porrectus liquescente Porrectus con l'ultima nota sempre sfumata |
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Scandicus liquescente Scandicus con l'ultima nota sempre sfumata. |
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Quilisma Singola nota che indica la tensione melodica verso la nota successiva. |
Altri segni utilizzati sono i seguenti Il punto a destra di una nota (punctum-mora) indica una durata allungata in modo simile alla notazione tonda Serie di note all'unisono ripercosse (tristropha) . Una sbarretta orizzontale (episema) sopra ad un neuma indica l'equivalente del rit. nella notazione tonda. Una sbarretta verticale (episema) scritta sotto una nota indica un leggero accento. L'unica alterazione, come già detto, presente nel Gregoriano è il Si bemolle equivalente al segno della notazione tonda Un asterico semplice all'inizio dei brani incida dove canta solo l'intonatore. Alla fine di ogni rigo musicale un piccolo segno (custos) indica la nota di partenza del rigo successivo. |
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