La Terra non gira o bestie!

"L'Astronomia costringe l'anima a guardare verso l'alto e ci conduce da questo mondo a un altro".
Così Platone in "La repubblica". Lo straordinario personaggio, di cui ora vi racconterò la storia, guardava sì in alto. Molto in alto.
E le riflessioni che ne trasse misero a rumore il mondo scientifico.
Lui si chiamava Giovanni Paneroni, bresciano, ma con trascorsi bergamaschi dove in gioventù entrò nel seminario di Bergamo. Quando, un paio d'anni dopo, uscì, si fermò in città come garzone in una pasticceria..

Ecco la sua incredibile storia di'astronomo' rivoluzionario.
"Astronomi, bestie! La terra non gira! Galilei cretino! Sveglia; asini: studiate la "Paneroni"! A voi! Ciao!"
Giovanni Paneroni? E chi era mai costui?
Nato a Rudiano, nella bassa bresciana, il 23 gennaio 1871, di professione ambulante di gelati e dolciumi, divenne famoso non certo per la bontà della sua mercanzia, ma perché da astronomo dilettante asseriva che la Terra non girava, che Galileo Galilei era un 'pirla', che il Sole era una palla d'argento larga due metri e del peso di 14 chili, ecc. Il tutto, naturalmente, 'confortato' da decine di opuscoli e disegni.
Due splendidi volumi su Giovanni Paneroni, che vi consiglio di leggere, sono stati editi nel bresciano alcuni anni fa, scritti da due carissimi colleghi: Enrico Mirani del Giornale di Brescia e Giacomo Massenza del Bresciaoggi, quest'ultimo prematuramente scomparso.
Il libro di Mirani è edito da Ermione ed ha per titolo: "Vita, memorie e avventure di GIOVANNI PANERONI, astronomo ambulante".
Il libro di Massenza, edito dalla GAM Editrice di Rudiano (Brescia) ha per titolo: "Una terra piana ed infinita - Vita ed Opere di Paneroni secondo Giacomo Massenza".
Ma torniamo al nostro personaggio che il padre, confortato dalla sua bravura a scuola e dalla passione per i riti ecclesiastici, mandò in seminario a Bergamo. In seminario, però, non ci rimase molto, essendo fin da bambino uno spirito libero e bizzarro.
Due anni dopo, infatti, l'esperienza in seminario finisce. Il padre allora lo impiega come garzone di bottega in una pasticceria della città orobica.
Giovanni accetta, anche perché questa soluzione gli permette di frequentare un corso serale, assetato dalla voglia di sapere, conoscere.
Dopo il servizio militare si sposa e mette al mondo otto figli. Per sfamarli mette a frutto la sua esperienza bergamasca di pasticcere ed inizia la sua professione di gelataio ambulante, professione allora sconosciuta nella sua zona.
E fu proprio il suo lavoro che accese in lui l'idea di un nuovo modo di fare astronomia.

Scriverà infatti nelle sue memorie: "L'Astronomia, anche quando andavo a scuola, mi faceva aguzzare l'intelletto per giudicare il pro e il contro, ma inculcato in tempo di gioventù un pensiero è difficile estirparselo. La causa di cambiar l'idea fu la qualità di mestiere che mi misi ad esercitare; cioè gelati e dolciumi. Tanto l'uno che l'altro mio mestiere d'estate è in odio col calor del sole, e nelle ore impiegate nelle vendite bisognava sfuggire il sole ed il suo calore mortale nemico.
Quindi bisognava facessi il possibile di mettermi di posteggiare all'ombra.
L'ombra gira, la terra no. Siccome durante la giornata l'ombra delle case continua a camminare e a cambiare posto, anche a me toccava cambiar posto, e correrci dietro al circolare dell'ombra, e con quei cambiamenti di posto mi faceva anche arrabbiare e bestemmiare e maledire il sole; anzi, qualche volta, non potendo cambiar posto causa già occupato, mi toccava il tormento del rovente calor del sole che mi liquefava gelati e dolci; era una passione, uno spasimo; e con questo correr dietro all'ombra per sfuggire i raggi dovetti accorgermi che il sole viene giù da nord alle ore tre del mattino; invece alla sera partiva alle ore 21, 22, 23, perciò ne ricavavo che passa sopra e non sotto la terra!".
Dunque la Terra non è sferica, secondo Paneroni.
"Gli americani camminano forse con la testa in giù? E di notte noi come facciamo a stare in piedi? Vediamo forse qualcosa di capovolto? Perché i sottomarini incontrando le curve dell'acqua no sbucano fuori? Mettiamo forse i freni alle navi che vanno in discesa verso l'America del Sud e quando tornano le tiriamo forse su con le gru? Qui la scienza deve soccombere" affermava il nostro.
"Se si dice livello del mare sarà livello del mare. E voi ingegneri dormite? Sveglia, falsari! Date alle fiamme i vecchi atlanti ed i falsi mappamondi e comperate la 'Novissima Speciale Geografia di Paneroni', grande, divertente e profondo studio, che costa soltanto una lira ma vale dei milioni...!"
Siamo ormai nel 2000 eppure negli Stati Uniti c'è una associazione "forte" di 200 iscritti che sono estremamente convinti che Paneroni avesse ragione. Infatti per loro la Terra è piatta!
Raccontare la sua vita, la sua prima uscita ufficiale nel mondo accademico, che avvenne nel 1920 all'università di Pavia dove tenne la prolusione dell'anno accademico alla cattedra di fisica, sarebbe opera troppo dispendiosa.
Mi limiterò, con l'aiuto di alcuni documenti che vi propongo, ad illustrare brevemente la sua incredibile teoria che lo portò a scontrarsi anche con grandi personaggi del mondo accademico e non, per finire addirittura in galera ed in manicomio! Ecco come il mitico Paneroni descriveva la Terra...
"Sapevate voi il motivo perché i Barbagianni hanno decretato che la Terra è un piccolo ruotante pianeta? No! Attenti, ve lo dico io:
Siccome il Sole alla mattina si alza di là ed alla sera tramonta all'opposto fa e fece credere a tutti gli uomini del mondo intiero, che quella piccola palla di fuoco, il Sole, facesse e faccia ogni giorno un'arcata rotonda verticale sopra la nostra testa, indi, dal ponente per recarsi di nuovo a levante, passi o passasse sotto alla Terra..

Ecco tutti i sbagli astronomici. Se il sole passa sotto terra bisogna che la terra sia rotonda e sospesa nel vuoto, onde lasciare il sotto passaggio al Sole, Lui parte alla sera ed in 12 ore si reca di nuovo a levante, senza vederlo, che via fa o fece?
Era naturale di credere che passasse sotto alla terra vuota. Ma come fa a passar sotto?
Occorrerebbe, ci vorrebbe un sottopassaggio, o un tunnel,ma poi quando fu scoperta l'America capovolta con giorno loro e notte noi e viceversa sorse il problema del perché, se la terra è rotonda com'è rotonda l'arcata del sole, per qual motivo non sono gli Americani sotto capovolti? Eppure grattacieli, gente, treni, navi dovrebbero essere tutti sotto capovolti, ed invece sono tutti ritti in piedi come gli Europei, come è questa faccenda o storia?
E giù tutti gli studiosi ad almanaccar progetti, senonché Copernico trasse a compimento un sistema dicendo sarà la terra che ruota sotto un sole fermo, progetto che viene ed è tuttora creduto da tutti giusto, anche da più creduti per uomini scienziati. Invece sono merli. La teoria di Copernico sembrerebbe giusta, ma è sostenuta da grandi fantasie incredibili irrealizzabili.
1° Velocità pazze, 2° Distanze immisurabili, 3° Grandezze e grossezze del Sole e astri spropositate, 4° Attrazioni, pressioni e atmo intorno a sfera, 5° Terra piccola e girevole con bugie una più ridicola dell'altra.
Attenti invece alla mia. In questa sì che vi troverete dentro la verità vi farà cristiani.
Rotondità? Se fosse rotonda di notte capovolti come pioverebbe in su? Gli Americani sotto di notte discenderebbero come in cantina, le tegole precipiterebbero, i soldi, la pipa, il cappello cadrebbero nel vuoto in giù, treni e bastimenti sarebbero rovesciati. E se fosse rotonda?
Noi siamo esterni, sulla crosta, si può ruotare intorno in una botte, circolate voi fuori della botte? Tutte questioni soppresse con il bugiardo concetto 'non ci accorgiamo'. Crepa!".

Bella anche la descrizione che fa del Sole e delle Stelle.
"Il Sole -affermava Paneroni che lo definiva 'Padrù'- è del diametro di circa 2 metri e non più di 12, e posso comprovarlo di certo! Ed il suo peso è di solo 14 chilogrammi, a causa del fuoco che arde in su.
E' di puro argento vivo inconsumabile del valore di 100 miliardi di lire, chiaro, splendente, senza una macchia, immacolato, vergine, sufficiente per liquefare le navi distanti 12 mila chilometri col termometro, ad una altezza di 1000 chilometri".
Un grande momento Paneroni lo visse quando Nobile si perse al polo Nord con il suo dirigibile. Ecco cosa scrisse nelle sue memorie:
"Se Nobile mi avesse dato retta, sarebbe riuscito a attraversarlo il Polo Nord, invece di ascoltare, mi fece carcerare, Dio lo castigò. Le mie bussole Solari e Lunari gettate nell'automobile di Nobile, indicavano, spiegavano la via e vi era tracciato come l'Alasca si trova a livello delle Svalbart; non vi era che di credere al circolar del sole e sua posizione.
Lui Nobile credendo il sole fermo puntava alla solare fermezza, invece il sole spostava e Nobile perdeva sempre orientamento, e dai e dai e dai non ci riuscì mai. A Nobile più volte l'avvisai anche con telegramma, macché gli premeva la Titina. Gli dissi con telegramma: teoria Galileiana erronea sperdervi nel Polo, teoria paneroniana salvavi richiedetemi.
Per conoscere il centro del Polo bisogna che il sole, nel circolare, non faccia più l'effetto di salire o scendere, ma deve conservare sempre uguale altezza sul Polo, allora siete vi trovate nel punto centrale del circolare del sole.
L'America, al di là del Polo, è a livello con l'Europa. Per traversare il Polo partendo dall'Europa puntare a ore 24 verso nord, alle ore 6 col sole a vostra destra alle ore 12 col sole dietro la schiena, alle ore 18 col sole alla vostra sinistra ed alle 24 ancora verso nord. Via che Amudsen eseguì e Nobile NO, ai Norvegesi la gloria, ma Amudsen si servì delle indicazioni paneroniane. Capito voi salami".
Mitico Paneroni che per portare avanti le sue teorie si fece scaraventar giù dalle scale di tutte le specole italiane, buttar fuori dalla porta di tutti gli atenei, scuole, congressi, sfidando impavido vigili urbani, carabinieri, confische carceri e contravvenzioni, e ammonendo "lor signori così":
"Bisogna essere più asini del somaro del mugnaio per non capire certe cose. Anche gli astronomi sono convinti delle mie teorie, ma non lo dicono per non cadere nel ridicolo e perdere la paga. Ma se il Papa si deciderà a nominare una commissione, guai a loro, l'Autorità vorrà ascoltare anche Paneroni. Ricordatevi di Cristoforo e di Marconi".
Quali conclusioni trarre di questo strano personaggio? Trascrivo quanto ha scritto Giacomo Massenza nel suo libro, condividendone in pieno il pensiero.
"Paneroni rappresenta per tutti coloro, ahimè, sempre più pochi, che da studenti lo hanno conosciuto ed applaudito, un pezzo importante della propria vita, il ricordo struggente della giovinezza ormai lontana: tutto questo però non spiega compiutamente l'enorme popolarità che lo ha per molti anni accompagnato..

Forse la sua figura rappresenta il rifiuto represso della gente comune, colta e non colta, contro il potere, di cui la scienza ufficiale e paludata rappresenta quasi sempre una delle facce più significative; una scienza che si è sempre dichiarata neutrale, ma che all'occorrenza ha offerto le basi teoriche e pratiche perché fossero portati a compimento i più atroci crimini contro l'umanità.
La fama di Paneroni forse è basata anche sul fascino suscitato in un angolo della nostra mente e del nostro cuore da quella terra 'piatta ma ondulata', imperniata intorno al polo nord, circondata dalle nevi infinite e inesplorate del polo sud e illuminata a mille chilometri di distanza da quel sole d'argento vivo largo due metri e del peso di 14 chili; peccato che il buon Dio non abbia avuto al suo fianco Giovanni Paneroni quando, qualche miliardo di anni fa, ha dato avvio alla grande avventura del cosmo".
Morì il 2 gennaio del 1950. Radio e giornali diedero la notizia della sua scomparsa, ed al suo funerale vennero da tutta Italia e dall'estero. Giovani studenti e numerosi docenti seguirono il suo feretro, e per settimane giornali e riviste parlarono di questo incredibile personaggio con grande indulgenza. Piano piano piano il suo ricordo si è attenuato. Molti però nel bresciano e nel bergamasco e dintorni ricordano ancora lo stravagante "astronomo" conservandone, oltre la memoria, anche numerosi documenti.
Documenti che arricchiscono i due volumi sopraccitati e che invitiamo i nostri lettori a leggere.


Giacomo Danesi
"Città dei Mille", anno 2°, n° 4, aprile 2000 (per gentile concessione dell'autore)


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